Contestazione sull'illiceità di Google Fonts

L'8 agosto 2022 circa 10.000 Pubbliche Amministrazioni hanno ricevuto un avviso da parte degli attivisti di MonitoraPA, in cui viene contestata l'illiceità nell'uso di Google Fonts all'interno dei loro siti istituzionali.

Per chi non lo sapesse, e senza addentrarci nei tecnicismi, Google Fonts è la libreria di font con licenza libera di Google: si tratta di una vasta raccolta di caratteri che possono essere utilizzati all'interno dei siti web e altre applicazioni.

Secondo l'avviso, l'utilizzo di Google Fonts fa in modo che il browser utilizzato dal cittadino contatti direttamente i server Google, rendendo di fatto l'Amministrazione responsabile del trasferimento transfrontaliero di dati personali. Questa violazione della privacy rientra in particolare nelle casistiche su cui il Garante ha alzato l’attenzione a giugno in occasione di un provvedimento su Google Analytics.

A seguito dell'avviso abbiamo effettuato verifiche approfondite sulle nostre aree di produzione e sviluppo e confermiamo la corretta rimozione di tutti i riferimenti all'uso di Google Fonts.

Per chi volesse verificare la corretta rimozione, può analizzare da un comune browser le richieste che transitano al caricamento di una pagina e non troverà alcuna traccia di https://fonts.googleapis.com/.

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Data: 
Giovedì 08 Settembre 2022