Passo la mia vita a compilare moduli, potrei quasi compilarli ad occhi chiusi:
Io sottoscritto Rossi Mario, nato a Cassina de’ Pecchi, provincia di Milano, il 25/03/1962, codice fiscale RSSMRO62B25E205Y, residente a Milano, Piazza Città di Lombardia, 1, professione impiegato…
Purtroppo i redattori dei moduli fanno di tutto per ingannarmi, seminano il mio percorso di deviazioni, trabocchetti, omissioni. Qui il cognome viene dopo il nome, là mi chiedono la professione, cosa significherà “cod.ass.”? Cosa devo scrivere qui? Altro che occhi chiusi! Devo tenerli ben aperti, perché ogni modulo è un mondo a sé.
Una rassegna dei moduli pubblicati sui portali degli Enti rappresenta plasticamente le difficoltà di rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Alcuni esempi:
il redattore non ha mai provato a compilare il modulo: come faccio a scrivere l’indirizzo mail nello spazio deputato? L’altezza dei campi è insufficiente, devo scrivere con caratteri illeggibili, il campo dove devo inserire l’indirizzo di posta elettronica è troppo stretto, devo andare a capo!
il redattore non ha previsto quali informazioni debbano essere inserite: per identificare catastalmente un immobile occorrono comune, sezione, foglio, numero, subalterno, e adesso dove metto la sezione?
il redattore non sa che ormai da tempo la marca da bollo non è grande come un francobollo: mi costringe ad attaccarla sopra il testo che ho appena scritto
il modulo è pubblicato in formato MS Word: fantastico! Potrò cambiare a mio piacimento le dichiarazioni di responsabilità nell’autocertificazione.
Mi fermo qui, ma potrei continuare sino a riempire pagine e pagine.
I moduli sono il punto di collegamento tra il cittadino e i sistemi informativi dell’Ente. Progettarli male significa acquisire informazioni sbagliate o incomplete, significa che il cittadino verrà allo sportello per chiedere chiarimenti perdendo tempo e facendone perdere ai funzionari.
Già, perché i moduli devono essere progettati! Questo non vale solo per i moduli Web, ma anche per quelli cartacei.
Come si progetta un modulo?
Per una corretta progettazione dei moduli è importante seguire alcune linee guida:
fare domande chiare: usare un linguaggio semplice e comprensibile, fornire i motivi (riferimenti normativi) per cui l’informazione è richiesta
fare le domande una volta sola: vuole dire ridurre il rischio che, per noia o distrazione, il compilatore fornisca informazioni discordanti
non chiedere informazioni delle quali l’Ente è già in possesso: oltre a essere una pratica illegale, contribuisce ad aumentare il volume del materiale da archiviare
usare un linguaggio uniforme e preciso: occorre evitare di chiamare cose diverse nello stesso modo (omonimo) ed evitare di chiamare cose uguali in modi diversi (sinonimo). Il compilatore risponde correttamente, se la domanda è posta correttamente
non far scrivere troppo: l’uso delle crocette aumenta la consistenza delle informazioni raccolte ed evita problemi di comprensione; inoltre è un passaggio fondamentale verso la trasformazione del modulo in forma digitale.
Ultimo, ma non meno importante, occorre abbandonare l’atteggiamento per cui l’errore è colpa di chi compila!
Anche progettare con cura un modulo è un segno di rispetto per i cittadini, ricordiamocene la prossima volta che metteremo le mani sulla tastiera.
Io sottoscritto Rossi Mario, nato a Cassina de’ Pecchi, provincia di Milano, il 25/03/1962, codice fiscale RSSMRO62B25E205Y, residente a Milano, Piazza Città di Lombardia, 1, professione impiegato…
Purtroppo i redattori dei moduli fanno di tutto per ingannarmi, seminano il mio percorso di deviazioni, trabocchetti, omissioni. Qui il cognome viene dopo il nome, là mi chiedono la professione, cosa significherà “cod.ass.”? Cosa devo scrivere qui? Altro che occhi chiusi! Devo tenerli ben aperti, perché ogni modulo è un mondo a sé.
Una rassegna dei moduli pubblicati sui portali degli Enti rappresenta plasticamente le difficoltà di rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Alcuni esempi:
Mi fermo qui, ma potrei continuare sino a riempire pagine e pagine.
I moduli sono il punto di collegamento tra il cittadino e i sistemi informativi dell’Ente. Progettarli male significa acquisire informazioni sbagliate o incomplete, significa che il cittadino verrà allo sportello per chiedere chiarimenti perdendo tempo e facendone perdere ai funzionari.
Già, perché i moduli devono essere progettati! Questo non vale solo per i moduli Web, ma anche per quelli cartacei.
Come si progetta un modulo?
Per una corretta progettazione dei moduli è importante seguire alcune linee guida:
Ultimo, ma non meno importante, occorre abbandonare l’atteggiamento per cui l’errore è colpa di chi compila!
Anche progettare con cura un modulo è un segno di rispetto per i cittadini, ricordiamocene la prossima volta che metteremo le mani sulla tastiera.